
Mademoiselle M. è una lettrice vorace. Tutti i bambini amano i libri, se non si perdesse, cammin facendo, questa predilezione per la carta stampata gli italiani non sarebbero il popolo di non lettori che sono. Tant’è.
Amando tutti molto i libri, posso dire che ricopriamo un ruolo di spicco nel sostentamento dell’editoria, italiana ed estera, però c’è la crisi, signora mia, così se ogni tanto saltiamo un turno in libreria e ne facciamo uno in biblioteca, non credo di far del male.
Per il “battesimo” della biblioteca di Mademoiselle M., che è stato molto positivo, abbiamo scelto la biblioteca del Parco Sempione.
Dopo aver sfogliato decine di libri, la scelta di Mademoiselle per il suo primo prestito (<<Sono una prendinprestito come Arrietty!>> ha detto lei. Arrietty è un film d’animazione di Miyazaki ndr.) è caduta su: “La vera storia di Capitan Uncino” di Pierdomenico Baccalario, Edizioni Piemme, 2011. La splendida illustrazione di coperina è di Matteo Piana.
M. è un’estimatrice di Peter Pan quindi non si è lasciata convincere dalla bibliotecaria che le sconsigliava il libro, perchè adatto a lettori più grandi, almeno di 8 anni.
Per chi ama Peter Pan, a prescindere dall’età , può essere divertente e interessante scoprire chi sia realmente il suo acerrimo nemico, quale sia l’origine dell’uncino, dei campanellini, degli orologi e l’idiosincrasia per i coccodrilli.
Il romanzo ha inizio nel 1829, alla nascita di un misterioso bambino che diventerà il più temuto pirata delle Indie Orientali e termina nel 1904 anno in cui un giovanotto scozzese, James Matthew Barrie, pubblica: “Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere”.
Purtroppo per Mademoiselle M. il consiglio della bibliotecaria era corretto, il romanzo è molto bello ma non adatto a lei, troppo piccina. Poco male, ci appresteremo a un altro prendinprestito e il segreto di Capitan Uncino attenderà ancora qualche anno prima di essere svelato a M.
