
Le paure sono esperienze comuni a tutti gli esseri viventi, umani e animali. Istintive, talvolta inconsce, difficilmente spiegabili, spesso superabili. L’elenco delle fobie è lunghissimo, i bambini sono i più soggetti perchè hanno ancora un’esperienza di vita limitata e si sentono indifesi.
Recenti studi, condotti dall’università di Zurigo, accreditano la tesi secondo cui paure e traumi siano ereditabili fino alla terza generazione!
La paura è un meccanismo di difesa che ci mette in guardia verso ciò che non conosciamo, la reazione è l’attacco o la fuga, quindi in certi frangenti ben venga la paura 🙂
Come aiutare i piccoli a superare le loro paure? Innanzitutto accettando il fatto che il piccolo abbia paura, non minimizzando con un: ma dai, non è nulla.
L’adulto, il genitore, deve essere alleato del piccolo, infatti molte paure derivano dalla sensazione di essere indifeso del bambino, dalla paura dell’abbandono, quindi liquidarlo con una frase che minimizza il suo problema è controproducente, si rischia di farlo serntire incompreso.
Non ho la risposta in tasca ma noi con Mademoiselle abbiamo trovato un paio di metodi che per noi hanno funzionato:
– Il lupo amico. La paura del lupo – che si può tradurre con la paura dello sconosciuto brutto e cattivo, complici le numerose favole che lo vedono protagonista negativo – è stata superata con il libro: Il lupo che voleva cambiare colore (di Orianne Lallemand e Éléonore Thuillier edito da Gribaudo), un lupo maldestro non si piace e vuol cambiar colore ma ogni tentativo non va a buon fine finchè capisce che è bellissimo così com’è. Mademoiselle M. in età da nido, aveva come amico immaginario il lupo giallo con cui andava sullo scivolo e il lupo viola con cui andava in altalena.
– Lo scudo. A quattro anni è scattata in Mademoiselle M. la paura di tutto. Si alzava di notte per controllare che la porta fosse chiusa, chiedeva a sfinimento se la casa fosse solida, eccetera, i lupi colorati non funzionavano più. Che fare? Un braccialetto colorato di cotone ha risolto la situazione: questo è il tuo scudo, basta sollevarlo davanti al pericolo e quello scompare. Tienilo finchè ne avrai bisogno (non volevo diventasse dipendente da un pezzetto di stoffa). Dopo qualche mese il problema è scomparso 🙂
– Favole. Adesso che Mademoiselle M. è più grande e dotata di grande fantasia, inventa sotrie sui mostri, inventandole lei li gestisce come meglio crede, è lei a governare il comportamento dei mostri, non il contrario. Un tentativo che si può fare, far inventare storie ai bambini con protagonisti i mostri e i bambini li sconfiggono.
La storia di Mademoiselle è questa:
C’era una volta un mostro
Un giorno perse i denti
Allora ci mise dei pantaloni
E fu felice