La musica si sa, è essenziale e primigenia nella nostra esistenza, il solo tamburellare le dita o un piede si può dire sia già musica. Continua a leggere
elastico
Giocare all’aperto
Sottotitolo: come ti salvo la festa.
E’ primavera, manca poco all’estate e alle vacanze, giornate assolate invogliano e permettono di stare all’aperto, non solo a giocare ai giardini o far passeggiate in bicicletta, ma anche organizzare feste di compleanno su un bel prato in un parco cittadino anzichè al chiuso di un locale (in casa non lo considero più viste le dimensioni sempre più ridotte degli appartamenti in città!).
Fino a qui tutto bene, c’è la festa, c’è il prato, c’è la torta, ci sono i bambini… ma che gli facciamo fare? Chi può contatta un animatore, chi non può?
La Morocolor, azienda della provincia di Padova, famosa per le tempere e prodotti per la creatività in genere, propone un kit di pronto intervento per giocare all’aperto con tanto di manuale e 15 giochi da fare in gruppo, in un cortile (esistono ancora?) o in un prato. Trovo questo kit di sopravvivenza al pomeriggio in gruppo, a dir poco geniale, tuttavia ognuno si può creare il proprio pacco-salvezza ritagliato sull’età e sul tipo di bambini ai quali servirà, esempi vari di contenuto:
– elastico per saltare, con preventiva ricerca delle regole (chi si ricorda?),
– corda per saltare che può essere usata anche per il tiro alla fune,
– gessi da strada, in assenza della strada si può disegnare sui cartoni che astutamente ci si è portati da casa, con i gessi sul cartone si può disegnare il gioco “campana” o “mondo”,
– aeroplanini di carta per una gara al tiro più lungo,
– bolle di sapone (piacciono sempre a tutti)
– biglie (attenzione ai tombini :-))
– vecchie federe per la corsa con i sacchi
– un panno per rubabandiera
– palloncini colorati (possono sempre servire)
e chi più ne ha più ne metta, se i bambini sono molto picoli, 0-3 anni, si può chiedere alle mamme di portare un giochino a testa e trasformare il prato in una piccola ludoteca all’aperto.
Buon divertimento!
mi ricordo, sì io mi ricordo
Succede che per una volta non piova.
Succede che si sia al parchetto fuori dall’asilo. Continua a leggere