A Carnevale, ogni scherzo vale

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Sono meno muscolosi, meno attraenti, meno vincenti, meno avventurosi ma quanto erano divertenti le mascherine tradizionali rispetto ai supereroi? Forse vale la pena riscoprile e farle riscoprire ai piccoli. Sarò nostalgica, o anacronistica, ma si tratta della tradizione italiana e delle nostre radici, Arlecchino ha potuto fare il servo di due padroni, Spiderman non sarebbe la stessa cosa!

Ecco un dialogo tra Arlecchino e Brighella:
ARLECCHINO: Caro Brighella, senti un po’ qua!
BRIGHELLA: Dimmi: che novità?
ARLECCHINO: Oggi è domenica di Carnevale,
ti offro un pranzetto senza l’eguale!
BRIGHELLA: Grazie, l’accetto. Ma chi cucina?
ARLECCHINO: Dietro ai fornelli c’è Colombina!
BRIGHELLA: Bene! Benissimo! Che mangeremo?
ARLECCHINO: Ecco: antipasto di latte e fieno;
poi la minestra di pere cotte;
arrosto d’uova di mezzanotte;
peli di gatto con salsa molle;
e, infine, torta d’uva e cipolle!
BRIGHELLA: Ah, si?… no, non posso… non
posso… grazie lo stesso!
ARLECCHINO: Come non vieni? Me l’hai promesso!
Guarda, mi offendo.ti picchierò.
BRIGHELLA: Calmati! Vengo ma porterò io stesso
i viveri per tutti e tre!
ARLECCHINO: Sciocco ,volevo questo da te.
BRIGHELLA: A carnevale ogni scherzo vale !!!
(da D. Duranti, Antologia della fiaba, SEI)

Arlecchino e Brighella sono servi nella commedia dell’arte, entrambi spesso invischiati in situazioni intricate a causa delle loro azioni non sempre oneste.

Semel in anno

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Carnevale sempre più vicino, a passo di dolci o meglio a passo di fritto. Tant’è. Semel in anno… (per restare in argomento).

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Questa volta la premiata ditta N&N (Nonna & Nipote) si è esibita nella preparazione delle Castagnole. Unico consiglio, che riporto così come la cuoca grande me l’ha dispensato: meglio scegliere una pentola piccola per la frittura visto che occorre abbondante olio, così se ne usa meno e si versano meno castagnole per volta rendendole più gestibili, hanno il brutto vizio di bruciare velocemente. Altro consiglio: meglio consumarle il giorno della preparazione e non rimandarle al successivo. Son talmente semplici da fare (basta mescolare gli ingredienti e versare generose cucchiaiate nell’olio caldo) che può essere una buona occasione per organizzare una golosissima merenda mascherata 🙂

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Il caso e la necessità

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La necessità – per così dire – è quella di fare maschere di carnevale, il caso è il tagliare a caso la carta e ottenere ogni volta risultati inattesi ma divertenti e, sorpresa!, sempre utilizzabili, anche solo da appendere in cameretta.

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Si prende un foglio di carta e se ne ricava un quadrato, lo si piega a triangolo due o anche tre volte poi si asporta da ogni lato uno o più triangoli irregolari. Si apre delicatamente e si ammira l’opera, ogni volta diversa e inconsueta. Libero sfogo alla fantasia ma soprattutto alla casualità. Altre mascherine si possono fare con le sagome delle manine.

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Talvolta il non avere regole dà grosse soddisfazioni.