Si parla tanto di eccellenze italiane: eccellenza nella sanità, nel cibo, nella moda, nel design, ma in pochi si soffermano sulle eccellenze nell’illustrazione. Continua a leggere
illustrazioni
#ioleggoperché
23 aprile 2015: Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore. Iniziativa dell’Associazione Italiana Editori per stimolare alla lettura, iniziative ed eventi in tutt’Italia per coinvolgere i non lettori e festeggiare gli appassionati. Continua a leggere
Prinle calendar part 5
Il vento è uno sventato
che soffia a perdifiato,
fa volare il cappello,
ti porta via l’ombrello, Continua a leggere
Printable calendar part 3
<<Gennaio mette ai monti la parrucca>>, così comincia la poesia sui dodici mesi di Silvio Novaro. Continua a leggere
Printable calendar parte seconda: la primavera
Con grave scandalo di Mademoiselle M. quando avevo la sua età a scuola non si studiavano nè inglese nè musica, si aveva una sola maestra che insegnava tutto, dalla ginnastica alla geografia ( e non 7 quante ne ha lei), si aveva un solo libro di testo, il mitico sussiadiario e qualche quaderno. Continua a leggere
Printable calendar
Manca poco all’anno nuovo. Niente paura, non si parla di buoni propositi, di bilanci, di speranze o progetti per il 2015. Continua a leggere
Betta sa andare in bicicletta
Pippi Calzelunghe non è il solo romanzo di successo di Astrid Lindgren, l’autrice svedese ha prodotto un gran numero di racconti e romanzi per ragazzi e bambini, uno di questi è “Betta sa andare in bicicletta”.
Betta ha quasi cinque anni e sa andare in bicicletta, quando nessuno la guarda, ha anche gli occhi azzurri, quando nessuno la guarda. Con il fedele maialino di pezza Teddy, Betta sa fare tantissime cose, quando nessuno la guarda, compreso rubare la bicicletta della signora Bergman per poter essere come i fratelli Jonas e Gunilla, finchè un giorno il papà di Betta…
Sfrontata, intraprendente, coraggiosa, sognatrice e un po’ bugiarda, Betta è la protagonista di questa divertente storia dell’autrice di Pippi Calzelunghe, corredata dalle accuratissime illustrazioni di Ilon Wikland.
Età di lettura: dai 3 anni
Cappuccetto rosso, verde, giallo, blu e bianco
Alla fiera dell’Est,
per due soldi,
un topolino mio padre comprò.
Angelo Branduardi
Non alla Fiera dell’Est ma in un “punto no profit”, non per due soldi ma per tre, mi sono aggiudicata il libro: “Cappuccetto rosso, vedre, giallo, blu e bianco” a cura di Bruno Munari (Einaudi Ragazzi).
A primavera, complici le giornate più lunghe e luminose, spesso vengono i scalmann de la sciura Pina, e si fanno le cosiddette pulizie di primavera. A me son venute con mesi di ritardo ma ho preso la mia borsona di tela piena di libri che trovavo noiosi o non mi hanno particolarmente colpito e difficilmente avrei riletto, e li ho portato in un punto no profit, la raccolta è gratuita, la vendita a pagamento, piccolissime cifre per grandi titoli, come è capitato a me con Munari.
Tutti conoscono la favola di Cappuccetto rosso o nella versione dei fratelli Grimm o di Perrault, pochi sanno che anche Italo Calvino ne ha scritta una sua versione. Tralasciando la lettura psicologica della favola (alcuni vedono nella morte apparente e rinascita di Cappuccetto Rosso il pasaggio dall’infanzia alla vita adulta), Bruno Munari ha fatto di più, pur mantenendo l’impianto e la morale educativ: abbandonare la strada consigliata dalla mamma per seguire i propri istitnti può avere conseguenze pericolose, ha dipinto piccole eroine, brillanti e coraggiose – anche così si dimostra di essere grandi, a colpi di intelligenza – che nel pericolo con astuzia trovano la via d’uscita. Senza i risvolti violenti e splatter delle versioni originali della favola: nessun lupo viene sacrificato per queste storie ma in tutte le versioni Cappuccetto arriva dalla nonna e torna a casa dalla mamma incolume. Lieto fine.
Il libro, o meglio la raccolta, si conclude con quel gioiello di Cappuccetto Bianco. Semplicemente geniale.
Cappuccetto Bianco, vestita di bianco, immersa nella neve non vede la casa, non vede la panchina nel giardino e nemmeno il lupo si vede.
Mai vista tanta neve.
Olivia, the Pig
Olivia è una maialina impegnata, molto impegnata.
Deve correre, giocare, disegnare, ballare, salvare i gatti intrappolati sugli alberi (e se non ci sono gatti da salvare sugli alberi, ce li mette lei!), deve andare al museo e poi dipingere come Pollock, deve andare a teatro e poi danzare come una ballerina di Degas…
Sfrontata, impertinente, fantasiosa, coraggiosa, simpatica, innarrestabile, una bambina normale,insomma, infatti conosco una bambina che le somiglia molto :-). Forse perchè Olivia nasce dalla penna e dal pennello di Ian Falconer ispirato dalla nipotina (Olivia, appunto).
Le illustrazioni di Ian Falconer sono meravigliose nella loro semplicità, solo tre colori: bianco, nero, rosso; ambientazioni minime o inesistenti ma efficaci e dirette, senza orpelli.
I testi sono molto semplici, anche nella versione in lingua originale, utili per un mini corso di inglese.
Un’altra maialina, sbarcata stavolta dall’America, di cui sarà difficile non innamorarsi, anche perchè essendo più raffinata e nata sulla carta per la carta, coinvolge occhi e cuore di piccoli e grandi lettori.
Olivia
Ian Falconer
Giannino Stoppani Editore
Bambini in vacanza, meno fai,meglio fai
Finalmente l’estate, filmente l’amato/odiato caldo, finalmente le vacanze, tanto agognate quanto temute da chi si trova a decidere se partire e dove andare con un bebè di pochi mesi o addirittura un neonato. Continua a leggere