Primavera, tempo di nascita e rinascita ma anche, nell’immaginario collettivo, tempo di cuccioli e quindi di tenerezza; tenerezza: baci&abbracci. Ecco, abbracci, l’abbraccio è un gesto di fiducia, prima ancora che di tenerezza, secondo me.Abbracciare qualcuno è invadere il suo spazio e far invadere il proprio per questo dico che è un gesto di estrema fiducia e dono.
David Grossman ha scritto un bel racconto, impreziosito dalle illustrazioni di Michal Rovner, intitolato proprio l’Abbraccio nel quale, con un lungo e intenso dialogo tra madre e figlio, si parla dell’unicità degli esseri viventi, di amore, morte e abbracci, appunto, che Grossman definisce così:
Adesso non sono solo, pensò mentre l’abbracciava […]
Vedi, gli sussurrò la mamma, proprio per questo hanno inventato l’abbraccio.
Alcuni sostengono addirittura che abbracciare gli alberi sia una pratica consigliabile per acqiusirne l’energia, se sia vero non lo so, so che mi è capitato di vedere degli alberi stretti in un caldo abbraccio di lana, mani guantate stringevano teneramente i tronchi in un’atmosfera tenera e commovente – e pure ironica: nessuno è troppo grande per un abbraccio!
Flash mob? Street art? Di nuovo devo dire: non lo so, l’ho trovato comunque significativo, che dire? più abbracci per tutti! Come dico spesso: certe volte basta poco.