Elogio del gioco imperfetto

In realtà sarebbe più corretto: “elogio del giocattolo imperfetto” ma non avrebbe la stessa musicalità.Come molti bambini Mademoiselle M. ha trovato sotto l’albero di Natale molti pacchetti, quattro libri e alcuni giocattoli, giocattoli che ha chiesto lei, quindi si suppone desiderati.

Con il caleidoscopio ci ha giocato molto solo a negozio, una volta avuto tra le mani a casa è stato liquidato con un: <<ah, il caleidoscopio, grazie>>. Punto. Finito nella scatola dei giochi e nel dimenticatoio.

Con il trenino elettrico ci ha giocato non più di quindici minuti. Archiviato pure quello.

In compenso alcuni giorni fa, per una serie di motivi, abbiamo ordinato la pizza, con il coperchio, rimasto miracolosamente pulito, ho realizzato una spada. Così, fatta alla bene e meglio, senza troppe misure e troppi modelli, tanto che quando non avevo ancora applicato l’elsa Monsieur D. mi ha chiesto che ci dovessi fare con una cravatta di cartone. Ebbene, la spada è diventato il giocattolo più amato e goduto dell’ultimo periodo.

spada_3Una spada può essere data a un cavaliere o un pirata e quante avventure vivono? Infinite! Tra l’altro uno dei libri preferiti di Mademoiselle M. è: “Jolanda, la figlia del Corsaro Nero” quindi una fanciulla pirata, quindi Mademoiselle M.

Tante volte ci siamo lamentati che i nostri figli hanno troppo e per questo non lo sanno apprezzare ma siamo proprio noi genitori i primi  a non accettare che sotto l’albero di Natale o a un compleanno ci siano pochi regali; invece dovremmo noi per primi sforzarci di accettare che ci siano solo tre pacchetti ma dai quali possano nascere infiniti scenari di gioco e divertimento. Con la spada di cartone Mademoiselle può vivere infinite avventure, con il trenino che compie sempre lo stesso giro no, ovvio che lo abbia riposto nell’apposita cassettiera dopo pochi minuti. (Ammetto di esserci rimasta male, questa saggia considerazione l’ho elaborata dopo due settimane di elucubrazioni in proposito.)

spada_1I bambini hanno fantasia da vendere, liberiamola, senza sentirci demoralizzati perché non ci possiamo permettere il tablet o il pupazzo supertecnologico che fa tutto da solo. Meglio tre pacchetti con infinite vite, anche fatti in casa che un enorme groviglio di cavi e batterie al litio.

Così, per dire.

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