Il giardino segreto non è solo un romanzo di Frances Hodgson Burnett, scrittrice anglo-americana, autrice anche di Piccolo Lord e Piccola principessa. E’ anche un incitamento a essere curiosi e intraprendenti. Il romanzo narra la storia di due undicenni: Mary e Colin; Mary, orfana, viene accolta nella vasta e cupa magione del ricco zio, gli ordini della governante sono chiari: Mary dovrà restare confinata nei suoi appartamenti, dovrà giocare da sola, nessuno si occuperà di lei, tranne che per lo stretto necessario e soprattutto, mai dovrà entrare nel giardino segreto!
Quale occasione migliore per stimolare la curiosità e intraprendenza dei bambini di un bel divieto!
Il romanzo prende la piega del thriller: dov’è il giardino segreto? Perchè è chiuso e soprattutto proibito? Il suono simile a un pianto che Mary ode in casa è un pianto? Di chi?
La storia ha un lieto fine, più morale che pratico, com’era uso ai primi del Novecento quando è stato scritto il romanzo e quando andavano di moda i “romanzi di formazione”. L’autrice, inoltre, è da considerarsi una pioniera in quanto sostenitrice del famoso detto: mens sana in corpore sano, la Burnett riteneva che una buona alimentazione ed esercizio fisico fossero garanzia di una vita lunga e sana. Parliamo di anni in cui i bambini erano particolarmente soggetti al rachitismo visto che, nelle classi più umili, appena possibile li si chiudeva in fabbrica quando avrebbero dovuto giocare all’aria aperta. Detto questo
Durante una passeggiata “giro-cane” anche noi abbiamo scoperto alcuni giardini segreti, tutti diversi ma ognuno con il suo tesoro ben custodito dietro a pesanti cancelli.
Cercare la meraviglia, stupirsi delle piccole cose e guardare oltre il proprio naso, o meglio, dietro ai cancelli, forse è questo il segreto.
Filmografia abbinata: (oltre ai film omonimi del 1919, 1949 e 1993) Nottig Hill.