Non capita tutti i giorni ma può capitare di fare incontri inattesi, pare strano ma pure in una città grande, industriale e inquinata come Milano si può trovare, in un’anonima aiuola, la mentuccia o nepitella (mentuccia non menta!); si trova sovente nei prati e negli orti incolti, fatta seccare è indispensabile per cucinare, tra l’altro, i carciofi alla giudìa.
I carciofi alla giudìa sono un tipico piatto della tradizione giudaico-romanesca.
1. Prendere i carciofi (meglio scegliere le mammole, i carciofi romaneschi appunto, più teneri e senza peli) ed eliminare le foglie esterne e la parte dura del gambo. Versarli in una ciotola piena di acqua e limone e lasciarli a bagno per 15 minuti a testa in giù.
2. Togliere i carciofi dall’acqua, scolarli e condirli con sale, trito d’aglio, pangrattato e mentuccia, quindi adagiarli dentro una pentola piena di olio extravergine e farli cuocere per 20 minuti circa o fino a quando non saranno abbastanza morbidi. I carciofi nella pentola devono “stare stretti”. Se il bagno dovesse evaporare troppo velocemente prima della fine della cottura, aggiungere acqua calda poco a poco a seconda del bisogno.
Tutto qui, ma se ne riparlerà in autunno.