Ciao Germana

germana_gallo

Colorata, sorridente (gli occhi soprattutto) leggera, gentile, generosa. Ma anche i racconti, le idee geniali, le mise ardite (mai visti accostamenti più spericolati ma azzeccati), i fiori, la bicicletta con il cestino fiorito, la poesia, la musica, la fotografia, gli artisti, i bambini. Per me questo è Germana Gallo.

L’abbiamo conosciuta al suo Pentesilea, frequentando l’Aperitivo in Fiaba della Città Invisibile con Mademoiselle M. ed è subito diventato un appuntamento fisso e irrinunciabile. Colonna sonora: Yann Tiersen, un bicchiere di rosso, un succo di frutta, le favole di Anna Sicilia, cantastorie, e i racconti di Germana.

E adesso come facciamo? Non dovevamo andare lontano? Forse qualcosa si può fare.

Lascio parlare lei e chi la conosceva e mi faccio promotrice della bella iniziativa di Zelda, di zeldawasawriter per continuare a far volare l’anima, nonostante tutto, leggera, sia di Germana sia la nostra. Di chi l’ha conosciuta e chi no. Ciao Germana.

Flash mob di musica e colore venerdì 28 marzo, ore 18, via Cesariano 6, Milano.

2 pensieri su “Ciao Germana

  1. Venerdì scorso, in silenzio, un pezzo di Milano se ne è andato. Germana non era milanese, ma lo era diventata, cogliendo il lato migliore della città. Il lato vivo, assetato di intelligenza prima che di cultura. Aveva creato un angolo (anche nel senso fisico del termine) che la rappresentava e che rappresentava quella Milano. Ma Milano, purtroppo, spesso non capisce chi la ama e chi la valorizza. Quell’angolo si è spento, chiuso dalle saracinesche grigie e tristi. Così contrastanti rispetto ai colori tanto amati da Germana, che come quell’angolo si è, troppo velocemente, spenta anche lei. Ciao Germana.

    • Qualcuno ha criticato il fatto che l’ingresso agli eventi fosse gratuito: <lasciare l’ingresso libero agli eventi, ma come si fa? certo che ha chiuso!>, dicono.
      Concepire che c’è qualcuno che non pensa solo per se e solo ai profitti ma che vuole condividere un evento, un concerto, una lettura e, addirittura, permette di proporre, in una vetrina gratuita, i propri manufatti artigianali (magliette, gioielli…), sembra proprio roba dell’altro mondo.

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