Sono meno muscolosi, meno attraenti, meno vincenti, meno avventurosi ma quanto erano divertenti le mascherine tradizionali rispetto ai supereroi? Forse vale la pena riscoprile e farle riscoprire ai piccoli. Sarò nostalgica, o anacronistica, ma si tratta della tradizione italiana e delle nostre radici, Arlecchino ha potuto fare il servo di due padroni, Spiderman non sarebbe la stessa cosa!
Ecco un dialogo tra Arlecchino e Brighella:
ARLECCHINO: Caro Brighella, senti un po’ qua!
BRIGHELLA: Dimmi: che novità?
ARLECCHINO: Oggi è domenica di Carnevale,
ti offro un pranzetto senza l’eguale!
BRIGHELLA: Grazie, l’accetto. Ma chi cucina?
ARLECCHINO: Dietro ai fornelli c’è Colombina!
BRIGHELLA: Bene! Benissimo! Che mangeremo?
ARLECCHINO: Ecco: antipasto di latte e fieno;
poi la minestra di pere cotte;
arrosto d’uova di mezzanotte;
peli di gatto con salsa molle;
e, infine, torta d’uva e cipolle!
BRIGHELLA: Ah, si?… no, non posso… non
posso… grazie lo stesso!
ARLECCHINO: Come non vieni? Me l’hai promesso!
Guarda, mi offendo.ti picchierò.
BRIGHELLA: Calmati! Vengo ma porterò io stesso
i viveri per tutti e tre!
ARLECCHINO: Sciocco ,volevo questo da te.
BRIGHELLA: A carnevale ogni scherzo vale !!!
(da D. Duranti, Antologia della fiaba, SEI)
Arlecchino e Brighella sono servi nella commedia dell’arte, entrambi spesso invischiati in situazioni intricate a causa delle loro azioni non sempre oneste.