Io so suonare

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Frugando tra gli scaffali in libreria ho trovato un divertente libretto sulla musica. Di piccolo formato, 17×17 cm, alla faccia della superstizione, corredato da un cd, il libricino, con testi di Roberto Piumini e disegni di AntonGionata Ferrari edito dalla Fabbri, racconta le differenze e le caratteristiche tra gli strumenti a fiato, a corda e a percussione.

Per nulla noioso, ogni strumento è raccontato da una storia e una canzoncina. Così scopriamo che in riva a uno stagno dieci canne frusciavano al vento (il flauto), oppure che un ramo di baobab può diventare una tromba e scacciare un elefante intenzionato a devastare un villaggio, o ancora che due violini innamorati, per stare sempre insieme, si trasformano in una Viola.

Il libro è delizioso e utile per chi, come me, ha uno gnometto per casa che dichiara di voler suonare il violino come massimo desiderio nella vita… solo che intendeva il flauto!

Le mille e una nota“, ed. Fabbri, testi di Roberto Piumini, musiche di Andrea Basevi, canzoni di Giovanni Caviezel, disegni di AntonGionata Ferrari.

Triangoli magici

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Quando ho visto la confezione del regalino fatto a Mademoiselle M. non nego di essere rimasta perplessa: dice – lui, il regalo – di chiamarsi “triangolo magico”, contiene cera d’api, colora, non macchia le mani, non è tossico, non è irritante, si può usare su carta, legno, vetro e molto altro.

Dall’aspetto è un triangolo di cera colorata. Sembra un pastello a cera a forma triangolare, quindi anche più facile da impugnare per le piccole manine. Tutto molto bello ma… come si usa? Devo saperne di più, corro sul sito (idear.biz) scritto in corpo 20 sulla scatola e trovo un video che mostra una simpatica signorina all’opera. Sembra facile. Sembra divertente, proviamo!

Meraviglia! Non si tratta di un comune pastello a cera, il colore, complice la forma triangolare e la composizione, risulta più leggero, le tinte sono sovrapponibili come velature di colore liquido, si fondono con leggerezza.

I triangoli magici si possono utilizzare per colorare forme, per disegnare e poi colorare, ma danno il meglio si sè, secondo me, se si passano su una sagoma posta sotto al foglio.

Mademoiselle ha cominciato a preparare un piccolo acquario con stelle e luna sotto al mare. Perchè no?!

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Pelo, il cane immaginato

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Molti bambini hanno un amico immaginario, è cosa risaputa e non deve allarmare, anzi. Scrittori e illustratori si sono cimentati su questo tema e alcuni “amici immaginari” sono diventati famosissimi come nelle strisce di Calvin e Hobbes (disegnate da Bill Watterson) e la serie di libri Lumpi Lumpi (scritti da Silvia Roncaglia e illustrati da Roberto Luciani).

Mademoiselle M. ha un cane immaginario, <<si chiama Pelo, è color arcobaleno e ha anche l’oro! >>. Ha superpoteri, per esempio può volare ma soprattutto vive mirabolanti avventure, come questa, raccontata da Mademoiselle. Dimenticavo: si sentono al telefono tutte le sere e Pelo aggiorna Mademoiselle sulle sue avventure e sui suoi viaggi.
<<Pelo è a Parigi, lì conosce una cagnolina di nome Bella, si vogliono bene, giocano insieme e stanno bene insieme. Pelo vuole andare in Australia e chiede a Bella di seguirlo ma il padrone di Bella non la lascia mai uscire da sola perchè Bella fa tanta cacca e sempre, quando ha finito, fa delle uova d’oro. Il padrone di Bella vuole le uova d’oro ma le uova sono di Bella! Ti pare giusto? Così decidono di scappare e ora stanno volando verso l’Australia>>.

L’apparenza inganna

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Siamo andati alla caccia del leon, pem pem.

No. A caccia dell’orso? (“A caccia dell’orso“, libro di Michael Rosen con le illustrazioni di Helen Oxenbury). Neanche.

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Siamo andate a caccia del lupo in biblioteca. Da un progetto di Giusi Quarenghi con le illustrazioni di Giulia Orecchia, un libro inconsueto e divertente con tante alette che nascondono una parte di illustrazione, da sollevare per scoprire cosa si nasconde sotto. L’apparenza inganna ed è divertente scoprirlo e capirlo accompagnati da una cappuccetto rosso sui generis.

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Sono io!

marionetta_se_cSembra strano ma secondo gli esperti di psicomotricità la creazione dello “schema corporeo” è propedeutico alla scrittura e alla lettura. In particolare mettere in relazione  le parti del corpo precorre la scrittura perchè contiene concetti come: prima e dopo, sotto e sopra; concetti e segni che il bambino ritroverà quando dovrà imparare a scrivere. La disposizione degli elementi è precisa (occhi, bocca, braccia, eccetera) così come sarà precisa la disposizione delle lettere.

Tra i tre e i quattro anni, alla scuola materna, si comincia a rappresentare graficamente il corpo, o meglio, lo schema corporeo, prima disegnando il viso, poi il corpo, infine preparando una marionetta di sè stesso.

Se il pupo ha più di quattro anni (prima non ha ancora sviluppato percezioni e concetti importani su se stesso e il mondo che lo circonda), può essere divertente preparare una marionetta di sè o di un personaggio di fantasia. Si realizza in maniera molto semplice utilizzando materiali di recupero:

1 tubo lungo (dell’asciugatutto)

4 tubi della carta igienica

carta per le sagome delle manine e dei piedini e per il viso

colori, tempere per colorare i tubi e pennarelli per le altre parti

fermacampioni o spago per fissare le parti

stoffa per costume del personaggio (opzionale)

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DIY birthday kit

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Siamo state invitate a un doppio compleanno, due sorelle che a distanza di anni sono nate nella stessa settimana. Ha un che di magico 🙂

Innanzitutto complimenti a mamma Daniela per l’impeccabile organizzazione: dai giochi per tutti – trovare qualcosa che diverta bambini di 3 e 5 anni non è facile – ai deliziosi premi, alla torta buonissima, alle originali decorazioni, rigorosamente fatte in casa.

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All’arrivo gli invitati potevano subito indossare una coroncina colorata, realizzata con il tubo di cartone della carta igienica, opportunamente sagomato e rivestito di carta velina colorata cui è stato fissato un elastico perchè calzi bene in testa.

Palloncini colorati e cartoncini appesi con i nomi delle festeggiate realizzati con fantasia e originalità, utilizzando materiali vari come: pasta secca, stelle filanti, palline di carta velina e addirittura “tempera delle matite colorate”, meglio nota come: scarti delle matite temperate!

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Non è necessario aspettare il compleanno, con pannelli così la cameretta diventa bellissima.

Perchè?

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Che differenza c’è tra un coccodrillo e un alligatore? qual’è l’animale più grande? E il più veloce? Perchè brontola la pancia? Perchè crescono i capelli?

Io tutte queste cose non le so ma Mademoiselle M. (un’altra) che ha ricevuto il nostro regalo di compleanno sì!

Siamo state invitate a un compleanno, i cinque anni di un’altra Mademoiselle M., il regalo lo abbiamo cercato in libreria: “Il libro dei perché”, ed. Usborne.

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Libro di grandi dimensioni (276 x 216 mm), cartonato e deliziosamente illustrato. Oltre 60 linguette da sollevare per scoprire il perché su come, dove e quando su tanti argomenti: dal corpo umano, agli animali, dai mezzi di trasporto ai monumenti.

Per bambini curiosi e per adulti che non vogliono più restare senza risposta ai fatidici e numerosissimi perché 🙂

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Flower power

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Mettete dei fiori nei vostri cannoni perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate, ma note musicali che formano gli accordi
per una ballata di pace, di pace, di pace.

(ritornello di “Proposta” dei Giganti, Festival di Sanremo 1967)

In un pigro pomeriggio festivo abbiamo sfogliato una rivista – che mi hanno regalato più di un anno fa – dedicata al crafty per bambini, si tratta di Piccole manine, edito da Gruppo Idea Donna. Mademoiselle M. ha scelto “il lavoretto” da fare: un fiore di carta, secondo la proposta della rivista sarebbe da realizzare con carta crespa, in assenza noi l’abbiamo fatto con carta velina.

flower_1Ritagliare 6 petali di un colore e 5 di un altro

flower_2Piegare le estremità verso l’interno

flower_3Pinzare i petali

flower_4Sovrapporre la seconda serie di petali (da 5 petali) e pinzarla alla prima

flower_5Incollare al centro la corolla (un tondo giallo o ciò che si vuole, Mademoiselle ha scelto un gioiello ritagliato da una rivista)

flower_6Completare con lo stelo

flower_7Incollare il tutto su un foglio di carta e attaccarlo al muro con gli immancabili washy-tape 🙂

La biblioteca nel Parco

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Mademoiselle M. è una lettrice vorace. Tutti i bambini amano i libri, se non si perdesse, cammin facendo, questa predilezione per la carta stampata gli italiani non sarebbero il popolo di non lettori che sono. Tant’è.

Amando tutti molto i libri, posso dire che ricopriamo un ruolo di spicco nel sostentamento dell’editoria, italiana ed estera, però c’è la crisi, signora mia, così se ogni tanto saltiamo un turno in libreria e ne facciamo uno in biblioteca, non credo di far del male.

Per il “battesimo” della biblioteca di Mademoiselle M., che è stato molto positivo, abbiamo scelto la biblioteca del Parco Sempione.

Dopo aver sfogliato decine di libri, la scelta di Mademoiselle per il suo primo prestito (<<Sono una prendinprestito come Arrietty!>> ha detto lei. Arrietty è un film d’animazione di Miyazaki ndr.) è caduta su: “La vera storia di Capitan Uncino” di Pierdomenico Baccalario, Edizioni Piemme, 2011. La splendida illustrazione di coperina è di Matteo Piana.

M. è un’estimatrice di Peter Pan quindi non si è lasciata convincere dalla bibliotecaria che le sconsigliava il libro, perchè adatto a lettori più grandi, almeno di 8 anni.

Per chi ama Peter Pan, a prescindere dall’età, può essere divertente e interessante scoprire chi sia realmente il suo acerrimo nemico, quale sia l’origine dell’uncino, dei campanellini, degli orologi e l’idiosincrasia per i coccodrilli.

Capitan_Uncino_2Il romanzo ha inizio nel 1829, alla nascita di un misterioso bambino che diventerà il più temuto pirata delle Indie Orientali e termina nel 1904 anno in cui un giovanotto scozzese, James Matthew Barrie, pubblica: “Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere”.

Purtroppo per Mademoiselle M. il consiglio della bibliotecaria era corretto, il romanzo è molto bello ma non adatto a lei, troppo piccina. Poco male, ci appresteremo a un altro prendinprestito e il segreto di Capitan Uncino attenderà ancora qualche anno prima di essere svelato a M.

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Il piccolo telaio

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Nella capiente gerla di Babbo Natale ha trovato posto anche un piccolo telaio. L’oggettino è della 4m, azienda con sede a Hong Kong, specializzata in giochi creativi <<per bambini curiosi>> come affermano essi stessi; pluripremiata per l’originalità e l’intelligenza dei suoi giocattoli.

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Per cominciare con cosine semplici, non impegantive come la tela di Penelope, inizialmente l’idea era di fare una borsina per Mademoiselle M., si sa che le ragazze hanno delle necessità e molti generi di conforto da portare con se quando escono; poi il progetto ha virato verso l’abbigliamento, e così Doroty (l’elefantino azzurro) può orgogliosamente sfoggiare un coloratissimo tubino a metà tra lo stile charleston e l’hawaiano. Adesso la missione sarà confezionare la borsina abbinata per Doroty, magari due, una anche per Mademoiselle M.

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