Pochi giorni fa un’amica mi ha incuriosito a proposito di un giocattolo americano per future ragazze ingegnere: Goldie Blox, engigneering toys for girls. Informandomi sull’argomento ho scoperto che la rete comincia a parlarne, non tanto del prodotto quanto degli spot, davvero ben fatti. Ovviamente il progetto è rivolto non solo alle bambine come non è rivolto solo a chi sa già che da grande farà l’ingegnere, il concetto su cui si fondano gli spot ma soprattutto il prodotto è: sei una bambina? E allora? puoi cimentarti con successo in opere di costruzione e nell’assemblaggio di ingranaggi complicati con successo.
Riportando una frase di Debbie, CEO dell’azienda: <<ogni bambina è molto più di una semplice principessa>>.Con questo non si vuole dimenticare la gonna, il tacco o il maquillage, al contrario, solo non si vuole relegare la bambina, che diventerà donna, a cimentarsi solo con bambole, cucinette giocattolo – quindi neanche la soddisfazione di usare ingredienti veri per preparare pasti veri – profumi e balocchi.
Dare opportunità, fornire la consapevolezza di non essere stupide innanzitutto e stimolare aspirazioni, questo è il punto fondamentale, piccole azioni con grandi ricadute: cimentarsi fin da bambini con giochi di ingegno può fornire gli strumenti per risolvere situazioni complesse nella vita.
Personalmente non sono d’accordo con la netta divisione, visibile nei negozi ma più subdolamente nascosta nella mente di molti: giochi da maschi, giochi da femmine. Nel vestiario per il primo anno di vita trovare qualcosa che non sia rosa o azzurro è un’impresa titanica, l’unica alternativa possibile è andare in boutique, lì è un tripudio di colori ma con scontrino a svariate cifre.
A me è sempre piaciuto giocare con i Lego, mi sarebbe piaciuto anche il Meccano ma non l’ho mai avuto; anche Mademoiselle M. non disdegna i Lego. Futuro ingegnere? Forse solo una bambina che vuol capire come funziona. Magari un mondo migliore, più consapevole e tollerante, si costruisce così, mattoncino su mattoncino.