<<Vengo a prenderti stasera
sulla mia torpedo blu
l’automobile sportiva
che mi dà un tono di gioventù>>.
Così cantava Gaber nel ’68, la canzone mi è tornata in mente guardando la nostra vetturetta di materiale riciclato, anche se a guardarla bene secondo me meriterebbe un posto in prima fila nella corsa più pazza del mondo. Partiamo dall’inizio: innanzitutto devo ammettere che mi dà soddisfazione quando non sono io a proporre un’attività o lavoro, come lo chiama Mademoiselle M. ma è lei a lanciare l’idea. Forse ispirata dalla “palumobile” di Bianca & Bernie che ha visto recentemente, mi ha chiesto di aiutarla a fare una macchinina.
Abbiamo usato il das per la carrozzeria – ma penso che anche la plastilina o la pasta di sale vadano bene – e alcuni tappi di platica tenuti da uno struzzicadenti per le ruote e il volante. I tappi li ho bucati io con un cacciavite.
La colorazione è fatta ad acquerello per questioni di velocità sia nella stesura sia nell’asciugatura. L’espressione ammiccante del pilota, o guidante per dirla con Mademoiselle, deriva dal fatto che è difficile disegnare in verticale e la piccola artista-meccanico non ha voluto aiuti esterni, mi sono limitata a prestarle il mio prezioso Pigma Micron con punta 01 (sudando un po’, devo ammettere) però che soddisfazione!