Quando ero nel Klondike, ah no, quando andavo all’asilo io questa tecnica di illustrazione era molto in voga ed era la mia preferita: il graffito.
- Si prende un foglio bianco, si disegna con i pastelli a cera in modo da coprire in modo uniforme TUTTO il foglio. Vanno benissimo arcobaleni, macchie, chiazze, forme geometriche. Mademoiselle M. ha disegnato la sua mano sull’arcobaleno.
- Si copre il foglio così colorato con uno strato uniforme di tempera o colore acrilico.
- Si gratta la superficie – asciutta! – con qualunque cosa lasci un segno: stuzzicadenti, forbici, chiodi, mollette per capelli…
Ecco apparire il graffito come per magia, noi abbiamo usato una tempera blu, un po’ come fosse il mare che nasconde pesci e tesori, grattando il nostro foglio blu è emerso un caleidoscopio di colori.
Se siete in viaggio potete procurarvi dei fogli colorati e coprirli con uno strato uniforme di pastello a cera di un solo colore e poi fare il graffito come nel punto 3.
I graffiti è vero! Noi non avevamo mica i-phone, i-pad, mega play-station…ma giochi semplicissimi e bellissimi come questo!
Quanti pastelli a cera ho consumato…
La cosa buona è che anche oggi i pupi si divertono di più con un pastello che con un computer. Finchè c’è fantasia c’è speranza 🙂
Mi hai fatto fare un piacevole tuffo nel passato! A me piaceva un sacco fare i graffiti e me ne ero quasi dimenticata…. grazieee!
Anche a me piaceva tanto!! e mi riusciva pure bene, incredibile 🙂
Adesso che sappiamo che sai il francese e l’inglese, puoi usare l’italiano? Comunque complimenti ber il blog. Bello
Ci proverò 🙂 grazie per i complimenti ma soprattutto per essere passata di qui