Ai miei tempi c’erano il das e il pongo. Il das era per i grandi che facevano cose serie a scuola magari, lavoretti da far seccare e dipingere, da regalare alla festa della mamma, del papà o a Natale. Il pongo – dal profumo inconfondibile – morbido e colorato, era per i piccoli, i pastrugnoni che ci facevano “forme informi” per dirla con Nicole Fermier (educatrice montessoriana).
Oggi l’offerta di paste da modellare è aumentata a dismisura: paste da cuocere, da lasciar seccare all’aria, confezioni contenenti solo i colori per creare gli animali della fattoria o i personaggi del castello, paste colorate da mescolare per creare sfumature o al contrario che non si mescolano tra loro, paste senza glutine, di mais o di riso dai colori pastello o paste glitterate.
Anche le ricette per le paste fait maison sono facilmente reperibili in rete o spifferate dalle maestre del nido.
A noi hanno regalato un panetto di das e Madememoiselle M. e io lo abbiamo usato per creare alcuni animali e una splendida trapezista in tutù nero – con delle scarpe molto belle, come dice Mademoiselle.
Gli animaletti Mademoiselle li ha modellati da un pezzo unico di das, lasciato seccare e dipinto, la trapezista – che attende paziente l’arrivo della giocoliera e dell’acrobata 🙂 – ha un’anima in fil di ferro (diametro 0,90 mm), rivestita di das, dipinta e rifinita con una soluzione di vinavil e acqua.