Un palloncino di nome Sofia

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C’era una volta un palloncino rosa di nome Sofia, principessa Sofia.

Si era trasferita a casa di una bambina dopo una festa, perché un’antica tradizione dei palloncini colorati vuole che dopo le feste di compleanno i palloncini accompagnino i bambini a casa e restino a vivere con loro prendendosene cura, facendoli giocare e scacciando la tristezza con balzi e lazzi.

A casa della bambina Sofia fece amicizia con tutti i giocattoli e con Filippo, un palloncino di un meraviglioso color verde smeraldo. Filippo, fino a quel giorno senza sorriso, si ritrovò con due labbra rosso fuoco disegnate dalla bambina che le aveva viste su Sofia e se ne era innamorata. I due divennero inseparabili.

Tutto procedeva serenamente, finché un giorno un colpo di vento fece volare Sofia fuori dal balcone. Dapprima il vento la portò in altro, poi una corrente d’aria la fece volteggiare e ballonzolare, rotolò su un tetto, corse lungo una grondaia, planò su un albero e atterrò su un prato dove andò a nascondersi impaurita dietro a un cespuglio. Dov’era la bambina con cui viveva e le voleva bene? Dov’era la rassicurante cameretta? Il letto morbido, le bambole di pezza e lo scimmiotto di peluche? E, soprattutto, Filippo, il palloncino verde smeraldo?

Sofia rimase nascosta alcuni giorni finché non trovò il coraggio di uscire e farsi notare da alcuni bambini che giocavano nel prato. Quale gioia! Quante feste le fecero tutti!

E la bimba? La bambina, dopo aver pianto la scomparsa della principessa Sofia la vide giocare nel prato insieme agli altri bambini. Scese di corsa, stringendo Filippo a sé, e piangendo chiese a Sofia di volteggiare da loro. Il palloncino, combattuto tra i tanti nuovi amici da un lato e la bambina e Filippo dall’altro, la guardò dolcemente. E, rimbalzando sull’erba, fece avvicinare la bambina e Filippo ai ragazzini che giocavano nel parco. Sofia, infatti, aveva capito che quello era il suo destino, quello che voleva fare: rendere felici i bambini, ma non uno solo, tutti! La bambina, avvicinandosi, capì che giocare con Filippo e Sofia era bellissimo, ma giocare con loro e con gli altri bambini era ancora più bello.

Ora Sofia vive al parco, è felice, ora può prendersi cura di tutti i bimbi che giocano nel prato, compresa la bambina che l’aveva portata a casa dopo la festa e che divide con gli altri la gioia di giocare con Sofia, il palloncino rosa.

(Testo e illustrazione di achacunsongout)

4 pensieri su “Un palloncino di nome Sofia

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